ROMA, 5/6/2016: ALLA RICERCA DEL NUOVO SINDACO

Tra poche ore si voterà per eleggere il nuovo sindaco di Roma. Al contrario delle ultime elezioni, in questo turno i candidati sono numerosi e provenienti da molte liste e partiti diversi.

Partendo dalla destra troviamo Di Stefano (Casapound) e Iorio (Forza Nuova), che basano la loro campagna elettorale sulla xenofobia, individuando l’unico problema della città nella presenza di immigrati, di campi rom e di centri sociali. I fascisti in questione sono stati più volte “attivi” politicamente con “passeggiate” nei campi rom e con pestaggi ben premeditati e non puniti a discapito di immigrati e compagni.

Mario Adinolfi è invece il candidato del Popolo della famiglia, che, al contrario, crede che tornando alla concezione del nucleo familiare che si aveva 80 anni fa, possa migliorare la situazione.

Maggiore esponente del centro-destra è senza dubbio Giorgia Meloni, la quale sembra essersi candidata più per orgoglio femminile (Berlusconi la provocò sulla sua maternità) che per altro, anche se probabilmente è stata solo una strategia elettorale. La Meloni conta l’appoggio di Salvini e del suo partito Fratelli D’Italia.

Andando sempre più verso il centro si trova Alfio Marchini, il quale fino ad un mese fa si vantava di essere libero dai partiti, per poi diventare il candidato di Berlusconi e di Forza Italia. Se la Meloni e gli altri esponenti rappresentano la fascia più razzista ed aggressiva dei romani, Marchini rappresenta di sicuro gli imprenditori più ricchi. Degno erede di Berlusconi.

Virginia Raggi  si presenta per il MoVimento 5 Stelle. E’ stata al centro dell’attenzione per la mancata dichiarazione riguardo alla pratica legale svolta presso lo studio Previti dal 2003 alla fine del 2006. La Grillina parte come favorita, ma non sembra essere molto apprezzata sul piano personale.

Roberto Giachetti è il candidato Radicale del PD e dei Verdi. A livello personale sembra essere indiscutibile la sua capacità e la sua storia personale, ma il partito da cui è appoggiato potrebbe compromettere la sua elezione. E’ comunque il secondo favorito dopo la Raggi per il ballottaggio.

Stefano Fassina  rappresenta Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana. Fassina sembra essere l’unico candidato “più a sinistra del PD” ad avere qualche speranza di avvicinare la doppia cifra, concentrandosi di più rispetto ai colleghi sulle politiche sociali.

Alessandro Mustillo  si candida per il Partito Comunista. La sua proposta politica è l’unica realmente rivoluzionaria. Punta a far pagare le tasse alla Chiesa (impresa ardua ma necessaria), ad eliminare il patto di stabilità ed ad impedire che i “palazzinari” speculino sugli appartamenti sfitti mentre molte famiglie non ne hanno uno (la possibile requisizione di tali immobili si riferisce all’art. 42 della costituzione).

Altri candidati sono Verduchi, Rienzi, Maritato e Di Francesco.

 

Queste elezioni sono fondamentali per il futuro della città e del paese. Roma può scegliere tra la negazione di principi come solidarietà e rispetto e la loro affermazione e rivendicazione.Roma può scegliere tra politiche a favore di palazzinari, banche, imprenditori e mafiosi e politiche sociali per il popolo e per i poveri italiani e non.

Roma, ora che puoi scegliere, scegli de nun fa la stupida.

 

Piazza_del_Campidoglio_Roma.jpg

compagno Alessandro

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