“Nonno, cosa vuol dire essere partigiano e perchè lo eri?”
Quante volte mi ricordo questa domanda…ero piccolo e la risposta era così intensa che non si poteva riassumere in due parole, si doveva assimilare in anni… e ,questo, mio nonno lo sapeva perciò con la complicità dei miei genitori, fin dalla più giovane età, crebbi assimilando una cultura “partigiana”, una cultura libertaria per antonomasia (non nel senso di anarchica ma nel senso proprio della parola libertaria, ovvero il concetto di libertà individuale e collettiva). Io sono stato, nell’immensa sfortuna di perdere troppo presto questa amata e cara figura di riferimento, fortunato poichè lui stesso segnò radicalmente il mio cammino nell’apprendere e nell’assorbire questa cultura rendendomi più sensibile nei confronti di temi considerati ormai “neutri” e ininfluenti da parte di molti miei coetanei.
Questa loro insofferenza, causata in gran parte da una vita che formalmente garantisce il rispetto “silenzioso” per questi temi rendendoli “monotoni”, è ampliata dalle iniziative pubbliche e private il cui fine è screditare questi valori facendoli semplicemente dimenticare, fomentate dal mare magnum di ignoranza e indifferenza politica “stagnante” nelle giovani generazioni.
In un mondo sempre più monopolizzato da miti che spingono il giovane a rinchiudersi in una fortezza qualunquista e sempre più minacciato da eventi e idee, da ingiustizie vecchie e nuove, c’è ancora bisogno di partigiani, perciò vorrei scrivere, anzi ,urlarle un verbo che, nella pratica giornaliera, è andato completamente in disuso: RESISTERE! DOBBIAMO RESISTERE!
RESISTERE ai soprusi nuovi e vecchi, i quali si ripresentano come fantasmi!
RESISTERE al nichilismo politico che fa diventare questa festa un mero giorno di vacanza la cui ricorrenza è studiata noiosamente sui libri di scuola alla stregua delle Guerre Puniche!
RESISTERE alle iniziative che vogliono far cadere nell’oblio questi valori!
RESISTERE alle care Autorità che vogliono trasformare la Festa della Liberazione in “festa per commemorare tutte le guerre” oppure che aboliscono il canto di canzoni partigiane perchè “troppo di parte”!
RESISTERE alle associazioni barbariche che instillano nei giovani lo spirito del vandalo col solo scopo di avere proseliti con i loro atti vergognosi (QUESTA IN PARTICOLARE E’ DEDICATA AGLI AMICI DI BLOCCO STUDENTESCO,SEMPRE SOLERTI A FARE ATTI DEL GENERE)!
RESISTERE alle iniziative demagogiche, xenofobe e scioviniste di una destra che cavalca l’odio!
RESISTERE alle continue ipocrisie; “il passato deve essere portato nel futuro” (cit.Renzi) quando i valori del passato sono calpestati dalla nostra stessa classe dirigente!
RESISTERE grazie al sapere, RESISTERE fino all’ ultima scintilla di libertà nel nostro cuore, RESISTERE, RESISTERE SEMPRE, in questo mondo c’è bisogno di ribelli,non di vittime passive! VIVA L’ITALIA,VIVA LA RESISTENZA! -Compagno Elia.
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